Quante volte abbiamo sentito usare la parola consapevolezza? Un mantra che viene ripetuto spesso in tante occasioni ma di cui poco si sa o si comprende.

Io non avevo idea di cosa significasse realmente, il dizionario definisce la consapevolezza come: “Cognizione, coscienza: aver piena c. di qualcosa, esserne perfettamente al corrente” … ma la sua definizione non mi è stata di molto aiuto per acquisirla.

Ho continuato a vivere la mia vita nel modo di sempre cercando di essere presente a quello che facevo ma senza esserlo mai pienamente.

Questo mi ha sempre lasciato in uno stato di parziale soddisfazione, come quando mangi un buon dolce però senti che per quanto buono ci vorrebbe qualcosa in più per renderlo perfetto, ma non riesci a capire cosa sia a mancare.

Questa mio sentire è iniziato a cambiare quando ho scelto di frequentare la scuola di counseling perché ho potuto vedere le cose da punti di vista diversi ed ai quali non avrei mai pensato. Cosa mi è successo di così straordinario? Semplice ho scoperto che c’erano tante cose di me che ignoravo o di cui non ero, appunto, consapevole.

Nel fare il mio percorso per aiutare gli altri, stavo aiutando me stesso comprendendo finalmente che dobbiamo imparare ad ascoltarci, soprattutto in momenti come questi dove una vita frenetica e piena di distrazioni ci obbliga a non fermarci mai perché dobbiamo fare, fare, fare e mai essere.

Noi dove siamo in tutto questo? Come si fa ad avere consapevolezza? Il metodo che uso io è prendermi uno spazio tutto mio la sera, senza distrazioni magari con una musica molto leggera di sottofondo, riesaminando la giornata che è appena finita per capire se ho fatto veramente quello che volevo, se ho portato a termine quello che mi ero prefissato. Se la mia risposta è “no” allora mi impegnerò per farlo il giorno dopo, magari scrivendolo, perché scrivere le proprie intenzioni le rafforza e le rende reali.

Prima di fare il percorso per diventare Counselor agivo semplicemente sulla base della mia razionalità o del “dovere” senza curarmi di cosa volessi io o di come avrei potuto fare le cose in maniera differente; durante il percorso sono cambiato imparando ad ascoltarmi e capendo cosa volessi fare io e come poterlo fare in modo da vivermi pienamente quella decisione presa in completo accordo fra il mio sentire razionale e quello emotivo.

Germano Fazio

Counselor professionista, docente di Respiro, movimento e Counseling, Insegnante di Qi-Gong e Costellatore immaginale con il metodo dei Nat.

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