IO PARLO E TU, MI ASCOLTI?

Secondo alcuni studi (Schultz, 1989), l’80% delle nostre ore di veglia è speso nella comunicazione. Di queste il: 45% ad ascoltare; 30% a parlare; 16% a leggere; 19% a scrivere.

L’ascolto è, tra le diverse abilità comunicative, quella appresa per prima in ordine di tempo e quella più utilizzata, ma non riceve, a differenza delle altre, alcun insegnamento.

In circostanze normali ascoltiamo a una velocità che oscilla fra le 125 e le 250 parole al minuto. D’altra parte pensiamo da 1000 a 3000 parole al minuto. Questo significa che la nostra mente processa ciò che stiamo ascoltando circa 10 volte più in fretta di quanto le persone possano parlare.

Alzi la mano chi non ha mai fatto, mentre l’altro sta parlando, una delle seguenti considerazioni: “ho già capito dove vuole andare a parare…”; “questa cosa la so meglio e più di lui”; “sta facendo tutto un giro di parole senza dirmi veramente quello che vuole”.

È evidente che quando si ascolta, ci si espone al pregiudizio. Più spesso di quanto vorremmo stiamo semplicemente aspettando di replicare.

Stando a una ricerca indipendente “dopo aver ascoltato possiamo ricordare immediatamente il 50% di ciò che c’è stato detto, anche meno se non ci piace l’argomento o la persona che sta parlando; un’ora dopo ricordiamo ca. il 20% di ciò che abbiamo sentito; meno del 2% delle persone ha ricevuto una educazione per l’ascolto” (dal testo: Parliamone: L’ascolto, l’empatia, le parole giuste per negoziare di Jack Cambria).

Questa è una delle ragioni per cui l’acquisire delle abilità di counseling significa, innanzitutto, imparare ad ascoltare. Apprendere l’arte dell’ascolto significa uscire da una visione esclusivamente personale per entrare nella mappa dell’altro e vivere la relazione senza che i nostri filtri iniziali possano condizionare e condizionarci nell’incontro.

Durante il corso in Abilità di Counseling, ci sperimenteremo in esercizi e attività per conoscere tutte le infinite possibilità dell’ascolto empatico, comprendendo appieno i limiti e le storture dell’ascolto autobiografico.

Nell’attesa d’iniziare questo magico percorso insieme, ti lanciamo una piccola sfida. Prova sin da subito ad ascoltare fino in fondo ciò che l’altro ha da dirti senza interromperlo, senza formulare interpretazioni o giudizi relativi al suo discorso. Coltiva dentro di te uno stato di presenza, totale attenzione e osserva, osserva il tono della voce, la postura di chi ti è di fronte ma anche il tuo stato d’animo.

Già questo semplice esercizio potrà donarti delle consapevolezze veramente preziose.

Per conoscere tutto il piano formativo, clicca qui.

Virginia Vandini

Sociologa e Supervisor-Trainer Counselor. Fondatrice di Henosis e docente nel Corso di Abilità di Counseling e nella formazione per Counselor.

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